LA STORIA

UNA PASSIONE CHE DURA DA PIÙ DI 70 ANNI

L'INIZIO

La Cooperativa Fornaciai Laterizi del Comune di Correggio si costituisce il 25 giugno 1945, quando molti operai fornaciai erano senza un’occupazione.
Una trentina di loro decidono di affittare la fornace dei fratelli Giovannetti, inattiva da alcuni anni, e di ricercare le prime attrezzature e scorte di carbone per avviare la produzione.
Si acquistano soprattutto carriole, vanghe, badili e zappe, dal momento che l’argilla si cava e lavora manualmente: si ricorre quindi ad un prestito bancario di un milione di lire che viene avvallato dall’industriale Arrigo Cagarella e garantito da 700.000 mattoni crudi prodotti.

LA PRIMA
PRODUZIONE

Nel dicembre del 1945 si decide di accendere per la prima volta il fuoco, anche se non è la stagione propizia, al fine di avere prodotti da vendere per pagare operai e creditori. Una prima fornitura di 300.000 mattoni viene fatta al CCPL al solo costo di produzione (4,80 lire al mattone) per potere introitare liquidità. La cooperativa, nonostante continuino le difficoltà finanziarie, aumenta costantemente la produzione e nel 1948 i soci sono già 52. L’anno successivo si attua l’elettrificazione della fornace, mentre prima ogni macchina era azionata da motori a scoppio. Si tratta di un passaggio fondamentale che permette l’adozione delle migliori tecnologie del settore negli anni successivi. Nel 1960 l’utilizzo del metano come combustibile per la cottura in sostituzione del carbone rappresenta un grande vantaggio di carattere economico e ambientale. Sempre Nel 1960 viene acquista dalla cooperativa la fornace e l’area annessa, precedentemente in affitto. L’acquisto costituisce la base per operare investimenti di larga portata che non era ragionevole fare prima, su terreni e immobili in affitto. Nello stesso anno ha termine la stagionalità del lavoro e si lavora tutto l’anno grazie all’uso di più essiccatoi. Da quel momento ha inizio un vero e proprio rilancio della fornace e gli investimenti si susseguono.
Nel 1968 si installa il primo forno a tunnel dando ancora più impulso alla produzione del facciavista, prodotto per il quale la cooperativa godeva già di una buona fama sul mercato. È un altro progresso fondamentale che le consente di diventare una delle fornaci leader a livello regionale. Nel 1975 si apre un secondo forno a tunnel, unitamente alla realizzazione di un impianto moderno per la prelevazione dell’argilla e di un essiccatoio particolarmente adatto a un miglior prodotto a faccia a vista. Nel 1972 il nuovo presidente Arnaldo Oliva conduce la cooperativa all’unificazione con altre importanti cooperative del territorio per arrivare alla costituzione di Unicoop di Correggio. A questa iniziativa aderisce la stragrande maggioranza dei soci che hanno sempre manifestato un grande attaccamento alla cooperativa.

Le maestranze hanno acquisito, oltre ad una elevata coscienza politica, anche un elevato livello di professionalità. La partecipazione dei soci alla vita economica, sociale e politica della cooperativa era talmente alta da poter parlare veramente per questa azienda di “autogestione operaia”. Nei primi anni per mantenere in vita l’impresa i lavoratori-soci devono compiere notevoli sacrifici in termini di ore di lavoro gratuito e di ritardato pagamento dei salari. In seguito si arriva a corrispondere un salario sindacale con regolarità e negli ultimi anni si offre ai soci un trattamento economico e normativo superiore alla media del settore.
Negli anni sessanta funziona anche una mutua interna per integrare le ancora scarse prestazioni assistenziali, mutualistiche e previdenziali che lo Stato fornisce ai lavoratori dipendenti.

NASCE LA
FORNACE DI FOSDONDO

Al momento dell’unificazione gli addetti sono 70 e lo stato patrimoniale della cooperativa molto buono. Dalla fusione di Unicoop di Correggio e Ircoop di Reggio Emilia nel 1985 nasce Unieco Soc. Coop. Nel 2012 Unieco ha conferito il ramo d’azienda “Fornace di Fosdondo” nella società controllata Terremilia Srl. Il 24 giugno 2016 viene costituita la Fornace di Fosdondo società cooperativa che ha acquisito il 100% delle quote di Terremilia Srl e rilevato il ramo d’azienda da UNIECO SC. I 20 nuovi soci portano così avanti una tradizione di oltre 70 anni.